Educazione di base del cane, cosa insegnare e perché.

Nella vita di tutti i giorni una buona educazione di base del cane ci aiuta ad avere una convivenza più serena con il nostro amico a 4 zampe.  Anche se non siamo intenzionati a fare chissà quale attività cinofila con lui ci sono dei comandi che ogni cane doverebbe conoscere.

Vediamoli insieme quali sono e perché ci sono utili nel quotidiano.

  1. VIENI / ANDIAMO (RICHIAMO): Non è altro che il ritorno al richiamo. Ho distinto le due parole perché hanno un uso diverso, VIENI è utilizzato per richiamare il cane a noi, in posizione frontale rivolti verso di lui; ANDIAMO è utilizzato dando le spalle al cane e procedendo in maniera contraria alla sua direzione. Questi due comandi sono di fondamentale importanza per fare in modo che il nostro amico torni da noi ogni volta che lo chiamiamo, è utile nelle aree di scambo cani, in passeggiata se si vuole lasciarlo libero ed in ogni situazione in cui deve tempestivamente tornare  al nostro fianco. 
  2. CONDOTTA AL GUINZAGLIO: Per i comuni mortali la condotta al guinzaglio non è altro che far capire al cane di non tirare così da poter gustare insieme le passeggiate in pieno relax; ben diversa dalla condotta al piede che spesso vediamo in obedience, dove il cane cammina al fianco sinistro del conduttore guardandolo negli occhi. Non avrebbe alcun senso andare a passeggio così e oltretutto anche il cane più allenato non sarebbe in grado di reggere questa condotta per lungo tempo.
  3. SEDUTO: Insegnare il SEDUTO è molto facile in quanto, per il cane, è una posizione molto comune e naturale che spesso assume senza neanche che gli venga chiesto, può risultare utile per sganciarlo dal guinzaglio in tutta tranquillità, per farlo calmare se troppo eccitato e in tutti quei casi in cui deve imparare ad attendere.
  4. TERRA: Il terra fa mettere il cane sdraiato con tutte e quattro le zampe, i puristi insegnano ad assumere questa posizione senza passare dal comando SEDUTO, molti altri invece fanno prima sedere il cane e poi lo fanno sdraiare; a mio avviso in entrambi i casi va bene (se non siete intenzionati a partecipare a gare di obedience) l’importante è il risultato che ci viene in aiuto ad esempio quando stiamo gustando un caffè seduti al bar, al ristorante e in tutte quelle situazioni in cui il nostro amico deve rimanere a terra buono buono; ci sarà poi utile abbinato anche al prossimo comando che andremo a vedere.
  5.  RESTA: Questo comando è molto importante e utile, abbinato al TERRA dovrebbe fare in modo che il nostro cane si sdrai in terra e rimanga in quella posizione fino a quando non gli diciamo di alzarsi. E’ una buona palestra per aumentare il controllo e l’autocontrollo del cane e ci torna utile in molte situazioni quotidiane in cui abbiamo la necessità che il nostro amico rimanga fermo per qualche minuto. Lavorare il resta del cane richiede tempo e impegno da ambo le parti in base al livello che vogliamo raggiungere. Ci sono cani, che se non sbloccati dal conduttore, sono capaci di rimanere fermi per ore!
  6. RITORNO AL PIEDE: Indica al cane di tornare da noi e posizionarsi al nostro fianco sinistro. E’ molto utile ad esempio quando si è in passeggiata e il nostro amico, anche se abituato alla condotta al guinzaglio, potrebbe iniziare a tirare incuriosito da qualcosa di nuovo; con il RITORNO AL PIEDE gli facciamo capire che deve interrompere questo comportamento e reimpostiamo la condotta oppure può esserci utile se ci fermiamo a fare quattro chiacchiere con un amico e non vogliamo che il cane ci gironzoli intorno irrequieto come una bandiera al vento.
  7. LASCIA: Il cane impara a lasciare a comando un oggetto che tiene in bocca, utile in diverse circostanze come ad esempio quando raccoglie da terra qualcosa che non dovrebbe.
  8. INVIO AL TARGET: Utilizzato in obedience possiamo trasferire questo comanda nella pratica di tutti i giorni per insegnare al cane ad identificare un target  su cui dirigersi: in questo modo sarà semplicissimo farlo andare nella cuccia, farlo entrare nel kennel o abbinarlo a qualsiasi cosa ci venga in mente.
  9. PORTA (RIPORTO): Tra tutti i comandi è forse il meno utile nella vita quotidiana ma insegnare il riporto al cane ci permette di giocare con lui e passare dei moneti  divertenti oltre a rafforzare il legame che ci unisce.
  10. KENNEL (TRASPORTINO) e MUSERUOLA: Non sono dei veri e proprio comandi… Ma sarebbe opportuno insegnare al nostro cane sia a stare tranquillo nel trasportino senza considerarlo una prigione sia ad indossare la museruola nell’evenienza ce ne sia bisogno. E’ previsto dalla legge che le forze dell’ordine possano far richiesta al proprietario di farla indossare al cane senza distinzione di razza ed inoltre è obbligatoria se vogliamo far salire il nostro amico sui mezzi pubblici… allora perché non fare in modo che nel caso sia necessario il nostro cane la viva serenamente? Per quanto riguarda il trasportino in molti casi è il proprietario a viverlo male pensando che il cane sia sacrificato e in prigione quando invece, se ben abituato, per il nostro amico  può diventare un rifugio sicuro e piacevole. Anche qui la legge parla chiaro, durante la guida il cane deve essere messo in condizioni tali da non poter interferire con chi sta conducendo il veicolo. Da qualche tempo sono nate anche delle cinture / guinzaglio che permettono di fare stare il nostro amico sui sedili posteriori agganciato al blocco della cintura di sicurezza. Per la legge siamo in regola ma facciamo attenzione all’incolumità del 4 zampe; non lo agganciamo al collare, in caso di incidente o brusche frenate potrebbe farsi davvero male, meglio in questi utilizzare una pettorina… Ma la  scelta più sicura è e rimane il trasportino!

Questi, a mio avviso, sono i 10 comandi / regole che ogni proprietario dovrebbe insegnare al proprio cane; oltre ad assicurarci una convivenza più serena ci permettono di rafforzare il legame e l’intesa con lui; il nostro amico non aspetta altro che collaborare con noi ed apprendere nuove cose, apprezzerà il tempo che gli stiamo dedicando e le nostre attenzioni, si sentirà utile e appagato perché state facendo delle cose insieme, aumenterà la sua autostima e saprà già come comportarsi in molte occasioni evitando di dover improvvisare con comportamenti inattesi.

Con il tempo i comandi diventeranno abitudini e verranno eseguiti senza alcuno sforzo dal nostro cucciolone che li considererà ormai una prassi assodata che va rispettata. Per fare in modo che tutto questo avvenga in modo naturale e divertente è bene impostare il lavoro con l’aiuto di un educatore cinofilo che vi potrà mostrare e spiegare come costruire gli esercizi; starà a voi poi dedicare del tempo ad affinare quanto appreso e portare l’intesa con il cane al livello che desiderate.