Problemi comportamentali del cane post-quarantena 

Inevitabilmente questo periodo di quarantena che ci ha costretti in casa lascerà in noi un segno indelebile e avrà lo stesso effetto anche sui nostri cani, effetto che sarà più o meno marcato ed evidente in base a quanto abbiamo stravolto le nostre e le loro routine quotidiane. Noi, bene o male, abbiamo affrontato questo periodo con consapevolezza e troviamo una giustificazione al riadattamento che ci è stato richiesto; loro, i cani, lo hanno subito senza avere la possibilità di comprendere cosa stava succedendo. Molti si sono riadattati ed anzi ne hanno trovato giovamento potendo passare più tempo  con i loro proprietari, con i bambini in casa, hanno avuto maggiori attenzioni, forse hanno giocato di più, sono usciti più spesso del solito per giustificare le nostre passeggiate e sicuramente sono stati tempestati di coccole che ci hanno aiutati a trovare conforto nei momenti più difficili.   

Ora, lentamente, stiamo tornando alla vita di prima; molti di noi torneranno al lavoro e inevitabilmente avremo meno tempo da dedicare ai nostri amati amici che saranno ancora una volta costretti a riadattarsi alla situazione.

Questi cambi repentini di routine possono in qualche modo destabilizzare il comportamento dei nostri cani, più il loro stile di vita è cambiato in questi mesi più sarà difficile per loro tornare alla normalità con maggiori effetti su soggetti caratterialmente fragili, insicuri o ansiosi.

Questo non vuole dire che nella fase di post-quarantena ci ritroveremo con belve incontrollabili che devasteranno le nostre case e rosicchieranno tutto il nostro arredamento come se non ci fosse un domani ma sicuramente dobbiamo avere un’occhio attento sensibile che ci permetta di cogliere particolari comportamenti e disagi che il nostro amico potrebbe manifestare così da intervenire in maniera tempestiva per aiutarlo nel migliore dei modi ad affrontare il problema.

La buona notizia è che, se si interviene nella maniera corretta tutto tornerà come prima (o anche meglio); la cattiva è che se si segue una strada sbagliata la situazione potrebbe peggiorare  innescando tensioni e incomprensioni nel nostro rapporto con Fido. Lo avevamo già visto in un predente articolo quanto sia importante la giusta comunicazione per ristabilire un rapporto sereno e una sana convivenza uomo/cane.

Ma a cosa dobbiamo porre attenzione per capire se ci troviamo di fronte a problemi comportamentali del cane?

In grandi linee possiamo suddividere i problemi comportamentali in due macro categorie:

  1. Tutti i nuovi atteggiamenti che si potrebbero manifestare e che in maniera evidente ci creano disagio (il cane inizia a fare cose che prima non faceva, rosicchiare mobili, indumenti, minzioni in casa, ululati e uggiolii se rimane solo in casa etc.)
  2. Atteggiamenti meno evidenti, che non ci creano direttamente un disagio ma che possono evidenziare uno stato di malessere psicologico del nostro amico (inappetenza, irrequietezza, aggressività verso conspecifici o persone, apatia etc.)

Queste sono solo alcune delle derive comportamentali che posso manifestarsi, non tutte sono di facile lettura per un proprietario; nel dubbio rivolgetevi ad un educatore cinofilo che saprà individuare il problema e indicarvi come gestirlo al meglio.

BeDog è a vostra disposizione per consigliarvi al meglio, la prima consulenza è gratuita!