Maltrattamento cani, non è solo il dolore fisico a farli star male.

E’ da tempo che stavo ragionando su un articolo del genere ma per un motivo o per l’altro l’argomento mi è rimasto sempre sulla punta della tastiera, un argomento serio, controverso e a dir poco delicato; il maltrattamento degli animali ed in particolare dei cani è molto sentito e dibattuto negli ultimi anni e si sta cercando in qualche modo di tutelare questa specie animale a mio avviso ancora così incompresa dall’uomo.

Quello che mi ha fatto mettere le mani sulla tastiera è un articolo che mi è stato segnalato da un’amica uscito nel febbraio 2019 sul sito GreeMe: Glitter sui testicoli: la nuova folle moda che fa male ai cani l’ennesima follia umana nei confronti dei nostri amici a 4 zampe.

Ora vi starete chiedendo cosa c’entrano i glitter sui testicoli dei cani con il maltrattamento… C’entrano come tutte quelle pratiche e situazioni strane di cui spesso sono vittime i cani  e che io considero border line tra il trash, l’ignoranza ed il maltrattamento.

Partiamo dalla definizione di maltrattamento animale:

Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale: “1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”

Personalmente ritengo che negli ultimi anni si stiano sviluppando situazioni tali che se non sono ancora identificate come maltrattamento ci sono molto vicine, un cane può essere sottoposto a sofferenze in vari modi; oltre a quella fisica, sicuramente più evidente, ce ne sono altre che lo colpiscono sulla sfera emotiva e del benessere.

A seguito della costante e continua antropomorfizzazione del cane negli ultimi anni sono spuntate tutta una serie di mode che, oltre ad essere ridicole, in certi casi mettono a repentaglio la salute stessa dei nostri amici. Una di queste è stata importata dalla Cina e consiste nel riverniciare letteralmente il cane per dargli delle sembianze di altri animali. Un altro caso che ha fatto scalpore è quello del cagnolino Diffy a cui è stato appuntato un orecchio a seguito di una forte allergia scaturita dalla tintura che la proprietaria era solita utilizzare per tingergli le orecchie di rosso. Ma c’è anche chi non fa mancare al cane proprio nulla e per le grandi occasioni cosa c’è di meglio che applicate dello smalto sulle unghie? Forse una pratica innocua che rimane comunque eticamente inaccettabile.

 

Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano l’amore cieco e oserei dire perverso di un proprietario nei confronti del loro cane, ma c’è da puntare il dito anche verso chi propone ed esegue questi trattamenti che dovrebbe essere un professionista del benessere animale, dovrebbe avere un’etica ed una passione tale che lo dovrebbe portare quantomeno a sconsigliare certi trattamenti ed invece si trasforma in un mero venditori di mode inutili e dannose per l’animale.

Ci sono altre situazioni meno stravaganti e addirittura più frequenti che si contrappongono con quanto visto fino ad ora e consistono nella completa assenza di cura nei confronti del proprio cane.

Le immagini che seguono parlano da sole…

 

Questi sono solo alcuni esempi che io considero maltrattamenti più o meno consapevoli che noi umani perpetriamo nei confronti dei nostri beniamini convinti di dare loro tutto il nostro amore. 

Se ci indigniamo nel vedere un cane tenuto a catena dovremmo fare lo stesso per tutti quei cani che passano intere giornate chiusi in casa, in questo caso la catena è invisibile ma gli effetti sull’animale sono pressapoco identici! Ma di questo parleremo in un altro articolo…