Escursionismo e cani da guardiania – qualche consiglio per mitigare i rischi.

Sono un fervido frequentatore di sentieri montani e molti fine settimana li passo con il mio cane in giro per cime, boschi e pascoli in cerca di pace e tranquillità.

A chi frequenta le montagne come me può capitare di imbattersi in greggi di bestiame al pascolo e di conseguenza con i cani che li sorvegliano, i cani da guardiania. In questo articolo cercherò di affrontare questo argomento sia come escursionista che come cinofilo per cercare di dare un piccolo contributo e qualche consiglio su come affrontare questi incontri spesso così indesiderati.

Chi sono e cosa fanno i cani da guardiania?

I cani da guardiania, sono a tutti gli effetti cani da guardia deputati a difendere il gregge dall’attacco di predatori. Di solito, dalle nostre parti, questo compito viene affidato ad un cane pastore maremmano-abruzzese, razza nata e selezionata per assolvere questo compito.

Questi cani solitamente vengono fatti crescere all’interno del gregge che andranno a proteggere per fare in modo che si sviluppi un forte legame di appartenenza spontaneo e naturale verso le pecore. Il fatto stesso che il cane da pastore maremmano sia bianco non è un caso, anni di selezione hanno portato questo animale ad assumere questa unica colorazione del mantello per mimetizzarsi all’interno del gregge e non dare punti di riferimento ai predatori.

Questi imponenti 4 zampe nascono quindi per proteggere e lo sanno fare molto bene, anche a costo della vita. Non conosco in maniera approfondita le dinamiche di lavoro dei cani da guardiania ma alcuni aspetti del loro modo di operare sono ben evidenti. Solitamente sono cani tranquilli ed equilibrati, all’apparenza quasi sornioni e svogliati ma sono proprio queste caratteristiche che gli consentono di svolgere al meglio il loro lavoro.

Si posizionano sempre in punti strategici, prediligendo zone più elevate che gli consentono di tenere d’occhio gli ovini, da li osservano con attenzione e rimangono seduti o distesi fino a quando il gregge non si rimette in movimento. Solitamente lavorano in branco e il loro numero varia seconda di quanto bestiame devono controllare. Ognuno dei cani ha il suo ruolo, spesso uno di loro fa da apri pista, precedendo il gregge in avanscoperta per verificare che non ci siano pericoli nei dintorni; da li a poco arriverà il pastore con al seguito le pecore scortate dagli altri cani da guardiania e guidato dai cani paratori.

Sostanzialmente i cani da guardiania stabiliscono un perimetro di sicurezza intorno alle pecore, tutto quello che rimane fuori da questo perimetro è irrilevante ma, man mano che ci si avvicina la loro attenzione aumenta fino a farli passare all’azione se le distanze non sono più accettabili. Da sottolineare che il cane da guardiania, se ben addestrato, non va in protezione territoriale ma bensì protegge da minacce i capi di bestiame; questo ci fa comprendere che se anche dovessimo trovarci per errore all’interno della loro zona di lavoro non verremmo attaccati a priori ma soltanto se il cane ci identifica come possibile minaccia.

Come dobbiamo comportarci se ci imbattiamo in un gregge?

Se frequentate zone di pascolo è inevitabile che prima o poi vi capiti di imbattervi in un gregge, cosa fare in questo caso?

La prima regola da tenere a mente è che voi state passeggiando, il pastore e i suoi cani stanno lavorando quindi cercate di dare meno disturbo possibile, se siete ancora in tempo cambiate strada o ritornate sui vostri passi, l’uscita della domenica può essere rimandata o subire variazioni senza troppi disagi.

I cani da guardiania, se ben equilibrati, non sono aggressivi a prescinde e tantomeno con l’uomo, se proprio volete procedere o se è troppo tardi per evitare l’incontro usate il buon senso e ricordate che la paura può mettervi nei guai. Tutti i cani percepiscono le nostre emozioni sia dal modo in cui ci muoviamo sia dall’odore che emaniamo quindi mantenete un comportamento calmo, non gridate, non fate scatti o gesti improvvisi, non sbracciate e non correte; piuttosto fermatevi un attimo, osservate la situazione e se vi rimettete in marcia fatelo con passo sicuro e lento allontanandovi dal gregge.

Se il cane vi segue a corta distanza lungo il sentiero è normale, vi sta controllando e scortando fuori dal suo perimetro di lavoro, quando reputerà che la vostra distanza dal gregge è accettabile si volterà e se ne andrà. In questa situazione non è certo facile rimane tranquilli ma il cane sta facendo il suo lavoro e conoscere queste dinamiche ci aiuta a mantenere la calma e comportarci in modo corretto.

Se il pastore è alla vostra portata chiedete a lui cosa fare, vi darà le giuste indicazioni per uscire in tranquillità da questa situazione e potrà controllare e gestire i cani nel mentre che vi allontanate.

Nella maggior parte dei casi tutto si risolverà in pochi minuti, il tempo che il gregge si allontanerà da voi o voi da lui.

Ci sono però a mio avviso due situazioni un pochino più rischiose che vale la pena prendere in considerazione:

Può capitare che il gregge sia al pascolo e lasciato nelle “mani” dei cani da guardiania, del resto loro sanno cosa fare… il pastore non c’è ed il cane sa che in questo caso deve gestire in maniera autonoma gli attacchi da eventuali predatori. In questo caso l’attenzione del cane potrebbe essere maggiore e anche il perimetro di controllo essere ampliato dall’animale per avere più tempo di azione in caso di problemi. In questa situazione non ci sarà nessuno a richiamare i cani e a gestirli quindi massima prudenza e cercate in ogni modo di rimanere più lontano possibile dal gregge.

Altra situazione che merita attenzione è la presenza del nostro cane in occasione di questi incontri, come nel caso precedente sarebbe opportuno evitare l’avvicinamento, tenere il nostro fedele amico al guinzaglio ed essere coscienti e saper gestire la sua reazione in presenza di altri cani. Se il nostro amico a 4 zampe non è equilibrato e tranquillo potrebbe comunicare ai cani a guardia del gregge messaggi impropri che potrebbero essere letti come segnali minacciosi o di aggressione mettendo sia lui che noi in seria difficoltà o addirittura in pericolo.

Il video che segue ci mostra quanto sia importante una corretta gestione di un allevamento per avere cani equilibrati e socializzati nel modo corretto che difficilmente creeranno problemi ed attaccheranno l’uomo.

Incontri con il gregge, la mia esperienza

Pur cercando di evitare mi è capitato due o tre volte di trovarmi a contatto con un gregge. C’è da precisare che questi incontri si sono verificati tutti all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini dove i cani da guardiania sembrano completamente indifferenti alla presenza di escursionisti, vuoi per il buon lavoro di socializzazione fatto da pastori e allevatori, vuoi per la massiccia presenza di camminatori che ogni giorno solcano quei sentieri e che probabilmente sono diventati ormai familiari agli occhi dei cani.

Questa premessa mi porta a dire che, almeno fino ad ora, non ho mai avuto grandi problemi o momenti di tensione durante i miei incontri con le greggi, incontri che si sono verificati in circostanze e condizioni molto diverse tra loro ma che ho sempre cercato di affrontare allo stesso modo: calma e buon senso.

Caso a parte sono i branchi di cani randagi o peggio ancora inselvatichiti che certamente non rientrano tra quelli di guardiania, ma che, fortunatamente, non sono così frequenti dalle nostre parti e che richiederebbero un articolo dedicato per poterne analizzare le dinamiche ed eventuali approcci.

Vuoi sapere come organizzare un escursione insieme al tuo amico a 4 zampe? leggi l’articolo Trekking con il cane